Meteo, primi segnali d’inverno: pioggia nel weekend, poi freddo e neve

Pubblicato da: Redazione Categoria: Previsioni - Pubblicato il 14-11-2025

L’Inverno sta bussando alla porta.

 

L’Inverno sta cominciando a farsi sentire. Magari un po’ prima rispetto a quanto ci si potesse aspettare, è vero, ma senza uscire dai normali schemi climatici. Le statistiche mostrano chiaramente che le irruzioni fredde nella parte finale di Novembre non sono affatto un’eccezione. Ci sarebbero diversi casi da citare, anche recenti, ma stavolta conviene guardare in avanti: non solo alle condizioni dei prossimi giorni, ma anche a ciò che potrebbe verificarsi nella fase iniziale di Dicembre.

 

Non è solo una sensazione: siamo sul punto di assistere a una svolta importante nella circolazione atmosferica dell’emisfero nord. Se ne parla molto, e il tema dell’indebolimento del Vortice Polare è diventato uno degli argomenti più discussi, per quanto il paradosso faccia sorridere. Che la configurazione barica stia per cambiare in modo profondo appare ormai evidente, così come il fatto che un mutamento tanto marcato possa generare conseguenze invernali anche durature.

 

Ecco perché possiamo affermare che quella in arrivo potrebbe rivelarsi solo la prima di una lunga serie di irruzioni fredde. Non un episodio isolato, non qualcosa di rapido seguito da un ritorno alla normalità, ma l’inizio di una fase che potrebbe protrarsi. Una parentesi fredda che, se le attuali proiezioni si confermassero, rischierebbe di incidere anche nel cuore di Dicembre.

 

La prima ondata dovrebbe manifestarsi durante il prossimo fine settimana, con correnti di origine artica pronte a scendere verso il Mediterraneo. Una seconda fase, più estesa e definita, potrebbe affermarsi nei primi giorni di Dicembre. E non è da escludere che, successivamente, possa sopraggiungere persino una terza intrusione artica, con l’attenzione rivolta anche alle aree orientali del continente, in direzione delle zone russo siberiane, da cui spesso si originano le forme di gelo più intense e asciutte.

 

Dunque non è affatto da escludere che la prima parte di Dicembre ci riservi condizioni decisamente rigide. Un gelo di tipo continentale, asciutto e persistente, potenzialmente capace di favorire nevicate non soltanto in collina ma anche in pianura e in qualche caso fin quasi alle aree costiere. Uno scenario impegnativo? Forse, ma comunque compatibile con il periodo.

 

È però necessaria una precisazione, tanto ovvia quanto importante: stiamo parlando di evoluzioni possibili, non di certezze assolute. Le ipotesi derivano dall’analisi congiunta dei principali pattern climatici e soprattutto dal modo in cui questi interagiscono tra loro e con la posizione del Vortice Polare. È in quel settore che, in situazioni simili, si gioca gran parte della stagione invernale.

 

Al momento possiamo affermare che il Vortice Polare sta affrontando una fase di indebolimento ben evidente, tale da costringerlo a modificare non solo la propria struttura interna ma anche la sua collocazione. Un indebolimento che porta con sé una variabile ulteriore: la possibile formazione di uno split del Vortice Polare, cioè una sua divisione in più strutture distinte.

 

Questa ipotesi, almeno per ora, non sembra la più probabile, ma in situazioni del genere non può essere accantonata con leggerezza. Sarà essenziale capire se e come il Vortice Polare riuscirà a recuperare equilibrio e in quale configurazione lo farà. Anche perché, secondo le tendenze attuali, i flussi di calore diretti verso la Stratosfera potrebbero continuare a disturbare gli assetti in quota, mantenendo l’atmosfera su un percorso molto dinamico.


Tutto questo porta a una conclusione piuttosto chiara: l’avvio di Dicembre ha buone probabilità di presentarsi con caratteristiche pienamente invernali, con dinamiche tipiche della stagione fredda che potrebbero accompagnarci per una parte significativa del mese. Quanto a durata e intensità, sarà necessario procedere passo dopo passo.