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Meteo, stop Alta Pressione, treno di perturbazioni dall’Atlantico
Pubblicato da: Redazione Categoria: Previsioni - Pubblicato il 27-10-2025

Archiviato il mese di Ottobre all’insegna del bel tempo e del sole diffuso, i primi giorni di Novembre porteranno un deciso cambio di scenario. L’atmosfera si rianima, con il ritorno di perturbazioni ben organizzate e un meteo più dinamico, in particolare sulle regioni del Nord e su quelle tirreniche. Non si tratta di un evento isolato, ma della naturale conseguenza di un flusso atlantico che torna a farsi sentire dopo settimane di calma relativa.
Il quadro che si profila per la prima decade del mese è quello di un autunno vero, non di un anticipo d’inverno: piogge ricorrenti su Nord e Centro, alternanza di schiarite e nuovi passaggi perturbati, e venti spesso tesi. Al contrario, sul Sud e lungo il versante adriatico la situazione potrebbe mantenersi più stabile e asciutta, grazie all’effetto di sottovento rispetto alle correnti di libeccio.
Un flusso di perturbazioni dall’Atlantico
Tra le Isole Britanniche e l’Atlantico settentrionale si andrà a consolidare un ampio sistema di bassa pressione. Si tratta di una configurazione tipica del periodo autunnale, ma quando il minimo resta stabile per più giorni può generare un vero e proprio nastro trasportatore di fronti atlantici diretti verso l’Europa occidentale e il Mediterraneo. Ogni fronte apre così la strada al successivo, con brevi pause e cieli spesso coperti nelle aree più esposte.
Perché accade in questo periodo
La spiegazione risiede nella posizione del getto polare e nella forza del flusso atlantico. Quando la corrente a getto punta dalla zona medio-atlantica verso la Francia e il Mediterraneo settentrionale, le depressioni trovano facile accesso verso la nostra Penisola. Se invece scorre più a nord, gran parte dell’energia si concentra su Regno Unito e Benelux, attenuando gli effetti sull’Italia. Nella fase iniziale di Novembre il corridoio sembra riattivarsi, anche se con le fisiologiche variazioni da un aggiornamento modellistico all’altro.
Italia divisa tra 1 e 3 Novembre
Durante il fine settimana di Ognissanti, tra 1 e 3 Novembre 2025, l’Italia si troverà probabilmente spaccata in due. Le regioni del Nord e parte del Centro tirrenico saranno più esposte al passaggio delle perturbazioni: attese piogge diffuse, locali episodi temporaleschi lungo le coste e sui rilievi appenninici, con venti sud-occidentali in rinforzo sui crinali. Lungo l’Adriatico e al Sud, invece, l’effetto di sottovento ai venti di libeccio limiterà i fenomeni, favorendo ampie schiarite e temperature sopra la media stagionale.
Piogge irregolari, non ovunque
Le precipitazioni non saranno uniformi. Il Nord-Ovest e i settori prealpini riceveranno le maggiori quantità di pioggia, specie tra Liguria di Levante, Lombardia e Triveneto occidentale, dove i flussi umidi da sud-ovest si concentreranno con maggiore efficacia. Anche i versanti tirrenici del Centro potranno registrare passaggi più intensi, alternati a fasi asciutte. Sull’Adriatico e al Sud, invece, i fenomeni risulteranno più sporadici e di breve durata.
Temperature: autunno al Nord, clima mite al Sud
Non si tratterà di un’ondata di freddo. Nelle aree interessate da piogge e nuvolosità persistenti le temperature rimarranno in linea con le medie stagionali, con valori diurni più contenuti e una sensazione di umidità. Al contrario, dove il cielo resterà più sereno — soprattutto al Sud e lungo il medio-basso Adriatico — prevarrà un clima più mite, sostenuto dai venti di libeccio che manterranno le minime elevate e spingeranno le massime oltre la media del periodo.
Durata del nuovo scenario
Finché il canale depressionario tra Atlantico e Mediterraneo resterà attivo, i fronti perturbati continueranno a susseguirsi a distanza ravvicinata, con scarso soleggiamento nelle aree più esposte. L’elemento decisivo sarà la posizione del getto: un suo abbassamento coinvolgerebbe più direttamente anche il Centro, mentre un percorso più settentrionale manterrebbe il maltempo confinato al Nord e ai litorali tirrenici. In ogni caso, non si intravede all’orizzonte un anticiclone stabile e duraturo.
Cosa monitorare nei prossimi aggiornamenti
Nei prossimi aggiornamenti dei modelli conviene prestare attenzione a tre fattori chiave: la tenuta della bassa pressione tra Isole Britanniche e medio-Atlantico, la traiettoria del getto in uscita da Terranova verso la Francia, e la risposta delle correnti meridionali lungo il Tirreno. Da questi elementi dipenderanno l’intensità delle piogge, la formazione di temporali e la possibile estensione dei fenomeni verso le aree interne del Centro.
Credit: ECMWF – Forecasts, NOAA/NCEP – GFS Model Guidance, DWD – ICON model, Météo-France – AROME/ARPEGE dati pubblici, EUMETSAT – Tracking storm
