Sud Italia sotto osservazione: rischio nubifragi da Gabrielle tra Sicilia e Calabria

Pubblicato da: Redazione Categoria: Previsioni - Pubblicato il 28-09-2025

Prossima settimana con maltempo intenso al Sud: resti di Gabrielle verso Sicilia e Calabria

Sebbene si stia indebolendo sulla Spagna, l’ex uragano Gabrielle rilascerà una grande quantità di energia nell’atmosfera mediterranea sotto forma di vapore acqueo. Questo surplus di umidità potrebbe innescare una fase di maltempo intenso sull’estremo Sud Italia.

Come già anticipato nei precedenti aggiornamenti, Gabrielle si appresta a raggiungere le coste sud-occidentali europee, in particolare l’area del Golfo di Cadice, entro poche ore.

Nel suo avvicinamento al continente europeo, il sistema subirà una transizione extratropicale, perdendo quindi le tipiche caratteristiche di un ciclone tropicale.

Nonostante la perdita della sua struttura simmetrica, il nucleo umido dell’ex uragano verrà inglobato in una vasta ondulazione ciclonica (onda di Rossby) in transito sull’Europa occidentale, proseguendo la sua influenza in modo indiretto.

Perché i resti di Gabrielle incideranno sul meteo italiano?

Anche in forma indebolita, i residui di Gabrielle si trasformeranno in una saccatura di origine atlantica, inclinata verso sud-est, pronta a entrare nel bacino centro-occidentale del Mediterraneo dopo aver attraversato la parte meridionale della Spagna.

Le correnti occidentali in quota trasporteranno l’umidità tropicale residua verso l’Italia, portando con sé ingenti quantità di calore latente. Questa massa d’aria instabile potrebbe dare origine a fenomeni temporaleschi localmente molto forti.

Le ultime proiezioni indicano che i livelli di acqua precipitabile su gran parte del Centro-Sud saranno molto elevati. Questo potrebbe fornire il carburante necessario a una perturbazione in formazione sui mari meridionali, aumentando il rischio di eventi estremi.

Il cuore umido di Gabrielle si dirige verso le Isole Maggiori

Secondo i modelli meteorologici ECMWF e GFS, tra mercoledì 1 e giovedì 2 ottobre 2025, l’umidità trasportata da Gabrielle raggiungerà sia la Sardegna che la Sicilia.

In presenza di una circolazione depressionaria attiva sul basso Tirreno, quest’umidità si condenserà rapidamente nei moti ascensionali, generando piogge abbondanti e potenzialmente anche criticità idrogeologiche e alluvioni localizzate.

Il contrasto tra l’aria più calda e umida proveniente da Ovest e quella più fresca da Est potrebbe intensificare ulteriormente i fenomeni, rendendoli localmente violenti.

Le aree più esposte al rischio

Anche se mancano ancora diversi giorni all’evento, le attuali proiezioni consentono di identificare le zone più vulnerabili.

Calabria e Sicilia appaiono le regioni con il rischio maggiore, soprattutto a causa dell’effetto orografico esercitato dai rilievi, che favorisce la condensazione dell’umidità in ingresso e l’intensificazione delle piogge.

Gli accumuli previsti in queste aree potrebbero superare i 100-150 mm, con punte localizzate vicine ai 200 mm, in particolare nei settori interni montuosi.

La criticità maggiore non deriva solo dall’intensità delle precipitazioni, ma dalla loro persistenza: la presenza prolungata di vapore acqueo potrebbe generare piogge continue, saturando i terreni e aumentando il rischio di frane e allagamenti, specie nelle aree già fragili dal punto di vista idrogeologico.

Fiumi atmosferici e umidità: un fenomeno sempre più ricorrente

Negli ultimi anni si è parlato sempre più spesso di “fiumi atmosferici” in relazione all’Italia. La loro frequenza e intensità sembrano aumentare, un segnale che molti climatologi associano ai cambiamenti climatici in atto.

L’aumento delle temperature globali consente all’atmosfera di trattenere maggiori quantità di vapore acqueo, amplificando il potenziale per eventi meteo estremi come quelli previsti nei prossimi giorni.

Il flusso umido legato a Gabrielle potrebbe quindi essere un esempio concreto dell’impatto del cambiamento climatico sul nostro Paese, ponendo nuove sfide sia alla protezione civile che alla gestione del territorio.