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Dapprima il Nord, poi il Centro e infine il Sud: il ciclone che apre la stagione autunnale sta interessando tutta l’Italia con piogge intense e diffuse.

Deciso peggioramento anche sulle regioni centrali, in particolare lungo il versante tirrenico, e su parte del Sud, dopo che il ciclone ha già provocato nubifragi e danni significativi al Nord.

Nelle prossime ore si prevedono nuovi rovesci intensi, distribuiti in modo irregolare, ma i fenomeni più violenti sono attesi soprattutto lungo le coste tirreniche, dalla Toscana al Lazio, fino alla Campania e, localmente, alla Sicilia.

L’intera fascia occidentale sarà colpita da precipitazioni particolarmente abbondanti, con accumuli che potranno superare i 150 mm in poche ore — l’equivalente di una vasca da bagno d’acqua su ogni metro quadrato. Una quantità che normalmente cade in un mese autunnale ma che, quest’anno, sembra concentrarsi tutta in una sola giornata. Un “ottobre anticipato”, condensato in appena 24 ore.

Queste precipitazioni, quasi di tipo monsonico, sono il risultato del grande calore residuo dell’estate, ulteriormente alimentato nel weekend scorso da una massa d’aria calda nordafricana, che ha fatto salire le temperature fino a 32-35°C su gran parte del territorio nazionale.

Questo calore ha intensificato l’evaporazione dai mari e dai laghi italiani, generando enormi quantità di vapore acqueo che ora si stanno condensando in piogge torrenziali. Il rischio legato al binomio caldo e nubifragi potrebbe accompagnarci per gran parte della stagione: è noto infatti che estati estreme, come quella del 2025 (la quarta più calda in Italia dal 1850), spesso preludono a un autunno con fenomeni alluvionali sempre più frequenti.

Anche quest’anno, purtroppo, si conferma questa tendenza: un’estate rovente seguita da un autunno instabile e piovoso, quasi tropicale. È il volto del nuovo clima italiano nel XXI secolo.
L’allerta meteo resta elevata: l’atmosfera è satura di umidità, una sorta di “bagno turco” carico di vapore. Massima prudenza durante le piogge battenti. Attenderemo l’arrivo di aria più fresca dal Nord Europa che potrà temporaneamente stabilizzare la situazione.

Una tregua è attesa tra giovedì e venerdì, ma nel fine settimana si teme la formazione di un nuovo sistema ciclonico, con maggiore coinvolgimento delle regioni meridionali.

Il calore del mare continuerà a fornire energia alle perturbazioni almeno fino a novembre: non dobbiamo prepararci alle piogge autunnali... sono già arrivate, puntuali con l’Equinozio d’Autunno del 22 settembre.